IBSA in Person

Conversazione con Walter De Matteo, Head of Quality Control

Analogamente al sistema nervoso di un organismo complesso, il reparto Quality Control in IBSA è un apparato capillare che entra in contatto con dipartimenti diversi e che ha dovuto evolversi rapidamente per adattarsi alle esigenze di un’azienda in forte crescita e volta all’internazionalizzazione. 

Abbiamo parlato con Walter De Matteo, Head of Quality Control di IBSA Group, che ci ha raccontato la sua esperienza professionale, i traguardi raggiunti e l’evoluzione del suo ruolo.

COME HA INIZIATO IL SUO PERCORSO IN IBSA?

Ho iniziato a lavorare in IBSA 21 anni fa, inizialmente nella parte microbiologica dell’azienda, nell’area control. Dopo svariati anni in quel ruolo, sono diventato responsabile del Controllo Qualità nel 2014. In questi anni ho avuto modo di assistere alle grandi trasformazioni dell’azienda, l’ho vista evolversi, diventare più articolata e complessa e allo stesso tempo più solida e strutturata. Per dare un’idea della portata della trasformazione: quando ho iniziato, ero il 180° dipendente, mentre oggi siamo in oltre 1600 in tutto il mondo! 

COME SI TRADUCE IN CONCRETO IL LAVORO DEL QUALITY CONTROL?

Le nostre attività ruotano attorno al prodotto e a come viene realizzato: ci occupiamo degli ambienti in cui viene lavorato, della qualità degli ingredienti di cui è composto, nonché delle analisi finali prima dell’immissione sul mercato. Ogni informazione del processo di fabbricazione è per noi utile; ogni dato analitico è valutato; questo accade centinaia di volte ogni giorno. D’altra parte, la conoscenza profonda del prodotto in ogni sua sfaccettatura e parametro permette di avere la situazione sotto controllo, che sta essenzialmente alla base del nostro lavoro. Controllo Qualità in IBSA significa occuparsi anche di convalida di processi, seguire gli studi di stabilità dei prodotti, oltre che a verificare che i prodotti siano sicuri ed efficaci. Quindi partecipiamo in modo massivo già nelle prime fasi della life-cycle. Ci occupiamo anche di qualifica dei fornitori di ingredienti, principi attivi e materiali di confezionamento.

COME SI RELAZIONA IL QUALITY CONTROL CON IL RESTO DEL “MONDO IBSA”?

Il Controllo Qualità è un reparto molto capillare che ha contatti con vari altri dipartimenti, in particolare con il Regolatorio, il Quality Assurance, la produzione e i servizi tecnici. Parliamo di scambi continui di informazione, che avvengono più volte al giorno tra decine di persone del mio gruppo con i dipartimenti sopracitati: un’interconnessione fitta e sempre al lavoro proprio come un sistema nervoso! Molto importante è anche il rapporto con le filiali, che negli ultimi anni ha assunto una nuova dimensione, in quanto oggi c’è una nuova consapevolezza di gruppo. Abbiamo infatti sempre avuto dei siti produttivi al di fuori della Svizzera, che hanno sempre mantenuto – e mantengono tuttora – un ottimo grado di autonomia nel gestire le attività. Tuttavia, oggi la dimensione corporate è più sentita, e tutti i siti produttivi manifestano un maggiore senso di appartenenza.

QUALITÀ È UNO DEI QUATTRO PILASTRI DI IBSA, MA ANCHE GLI ALTRI TRE PILASTRI PERSONA, INNOVAZIONE E RESPONSABILITÀ NON SONO DA MENO NELLE ATTIVITÀ QUOTIDIANE DEL DIPARTIMENTO…

Decisamente. Partirei dal concetto di Responsabilità. Sappiamo quanto sia fondamentale rilasciare sul mercato dei prodotti che rispondano perfettamente ai requisiti di qualità richiesti. Produciamo medicamenti per terapie croniche, come quella degli ormoni tiroidei, dove un errore anche minimo di dosaggio può portare a conseguenze molto negative di compliance per il paziente. Un altro esempio sono i prodotti per i grandi ustionati: fornire loro un farmaco non idoneo potrebbe comprometterne la salute in maniera drastica. Ne siamo perfettamente consapevoli: nel nostro reparto il senso di responsabilità è un punto fermo, sia a livello individuale che come valore aziendale.

Ovviamente anche l’Innovazione è un pilastro importantissimo. Per noi è particolarmente rilevante saper innovare nella gestione dei dati: stiamo lavorando molto su questo fronte, per snellire i processi e ridurre drasticamente il margine di errore. L’introduzione dell’informatica sta rivoluzionando il modo di lavorare anche nei laboratori di controllo di qualità, tutto questo in modo molto positivo, anche se la “rivoluzione” deve prevedere una capacità di adattamento alle novità.

Ultimo ma non da meno: la Persona, che in IBSA non è solo il destinatario finale del prodotto ma il punto di partenza dell’intero processo.

QUALI SONO LE PROSSIME SFIDE CHE ATTENDONO IL QUALITY CONTROL?

Una sfida che sento particolarmente vicina è quella di potenziare le attività a livello di gruppo: standardizzare, creare coesione e diffondere un modello di approccio alla materia tramite la condivisione di policy aziendali di gruppo ci permetterà di lavorare in modo ancora più ottimizzato e uniforme. 

L’altro tema riguarda l’innovazione. Stiamo lavorando a metodi e tecnologie nuove che rendano le operazioni di controllo, la gestione dei dati e le modalità analitiche più snelle ed efficienti. Tante sfide, tanto lavoro, ma anche tanto, tantissimo entusiasmo!