Ripensare alla Medicina Estetica come a qualcosa che esalti l’unicità della persona e preservi la bellezza di ciascuno è la filosofia che la divisione dermoestetica di IBSA ha applicato alla Medicina Estetica. Una valorizzazione della persona e della sua bellezza, senza stravolgimenti, prestando attenzione a preservare piuttosto che cambiare, ricercando sempre un’estetica che sia salute olistica e non solamente apparenza.
L’impegno di IBSA per una Medicina Estetica più etica
ALLA RICERCA DI UNA BELLEZZA CHE VALORIZZI SENZA STRAVOLGERE
I social media stanno contribuendo a diffondere un canone di bellezza distorto, che richiama trend non applicabili in modo universale e che spinge i pazienti a voler raggiungere forme estetiche irrealistiche, fattezze in distonia con la morfologia specifica dell’individuo. La Medicina Estetica, sotto l’influenza dei social media, rischia così di essere percepita come una sorta di “beauty routine” senza limiti, lontana e separata dalla medicina.
Questo fenomeno ha portato IBSA Derma ad attivare una serie di progetti mettendo al centro del proprio impegno sia i pazienti che gli specialisti di Medicina Estetica. L’obiettivo di IBSA Derma – con l’aiuto degli specialisti, veri e propri ambasciatori di una medicina estetica più etica – è infatti quello di infondere consapevolezza nei pazienti indicando opportunità e limiti di intervento, senza alimentare aspettative irrealizzabili. IBSA Derma ha concretizzato questo impegno attraverso un importante Consensus Paper e la campagna di sensibilizzazione aestEthics.
IL CONSENSUS PAPER “THE AESTHETIC MEDICINE: INTERNATIONAL DIALOGUE ON THE RELATIONSHIP BETWEEN MEDICINE, BEAUTY AND ETHICS”
Il Consensus Paper è stato presentato all’IMCAS World Congress 2023 di Parigi agli specialisti di settore e illustrato ai media italiani a Milano il 3 ottobre. Questo documento affronta gli aspetti etici della Medicina Estetica con l’obiettivo di stabilire delle regole comuni, redigere un codice etico e creare delle vere e proprie raccomandazioni.
Il Consensus Paper nasce dall’incontro di un board di esperti internazionali e pone le basi per un confronto sui temi etici della Medicina Estetica, come la necessità di ratificare una prassi che metta al centro la sicurezza, l’ascolto e l’attenzione al paziente, e il saper “dire di no” a vantaggio di un approccio più conservativo e armonioso.
“Con questo progetto - spiega Maria Bisogni, Global Marketing & Communication Manager della divisione dermoestetica di IBSA - vogliamo collaborare ancora più da vicino con i medici e le società scientifiche per promuovere l’etica della Medicina Estetica come vero e proprio trattamento in ambito medico, preservando l’unicità di ciascun individuo”.
Il Consensus Paper darà vita a un percorso di comunicazione e di approfondimento che non si esaurirà in questa fase, ma vedrà anche l’avvio della campagna di sensibilizzazione aestEthics, volta a promuovere un’etica della bellezza, autentica e sostenibile nel tempo.
“aestEthics”, LA CAMPAGNA DI SENSIBILIZZAZIONE TRA ETICA ED ESTETICA
Lanciata a fine ottobre 2023, la campagna di sensibilizzazione aestEthics si rivolge ai professionisti del settore e ai pazienti, con l’obiettivo di promuovere un approccio etico alla Medicina Estetica, più consapevole e bilanciato. Questa campagna vede il patrocinio e il coinvolgimento delle principali società scientifiche italiane di Medicina Estetica (SIME e AGORÀ) e il supporto dell’International Society of Aesthetic Plastic Surgery (ISAPS). La campagna intende mettere al centro lo specialista, quale unica persona responsabile e abilitata a trasmettere fiducia ai pazienti e a garantire un approccio etico alla Medicina Estetica.
Come spiega Giulia Drei, Jr PR & Communication Specialist della divisione dermoestetica di IBSA: “La campagna aestEthics sarà un importante strumento per avviare un dialogo sull’approccio etico alla Medicina Estetica. Ci sarà una voce fuoricampo di uno specialista che spiegherà quello che non farà mai, a difesa dell’unicità della bellezza di ogni persona. Alla sua voce si aggiungono quelle di altri medici, tutti uniti nel rafforzare la buona pratica etica, con la convinzione che quest’approccio potrà essere condiviso da tanti altri professionisti su scala internazionale”.