#atalentstory: lo storytelling che racconta Alberto Bona e la sua passione per la vela
Nel 2007 Alberto Bona, lo skipper del progetto IBSA Sailing into the Future. Together, aveva vent’anni e sognava di navigare il mare con una barca autocostruita. Un sogno che diventa realtà, poiché con una piccola deriva costruita in garage attraversa il Tirreno in solitaria, dando inizio a un’avventura ben più grande: la sua vita da skipper
Attraverso un progetto di storytelling che ripercorre le tappe più importanti della vita di Alberto Bona, IBSA ha scelto di raccontare una storia di talento (#atalentstory), un viaggio ricco di esperienze, emozioni ed entusiasmo. I sei video, disponibili sul sito ibsasailing.com, mettono in luce la passione e il coraggio di un giovane che sta realizzando il sogno della sua vita.
Nei primi tre episodi Alberto ripercorre gli esordi della sua carriera: le incredibili emozioni delle prime navigazioni, gli incontri ravvicinati con le balene, la prima esperienza nelle regate in equipaggio, passando per il primo campionato italiano in Mini 6.50 nel 2012 fino alle 3.000 miglia della prima Mini Transat nel 2013, la regata transatlantica in solitario dalla Francia ai Caraibi.
Nella quarta puntata, Alberto ci porta in un momento cruciale della sua vita di navigatore, quando inizia a maturare il desiderio di misurarsi con i migliori, nelle categorie dove competono i velisti più forti del mondo. Nel 2017 Alberto Bona incontra Giovanni Soldini, che gli presta il suo Class40 per affrontare la Transat Jacques Vabres, una transatlantica in doppio annoverata tra i più grandi eventi della vela oceanica francese.
Dopo questa esperienza in Class40, come Alberto ci racconta nel quinto episodio, la collaborazione con Soldini prosegue a bordo del trimarano Maserati Multi 70 che dal Giappone lo porta a Hong Kong, al giro d’Europa e alla Transpac, una regata nel Pacifico nel 2019.
Il sesto e ultimo video racconta l’esperienza di Alberto in una nuova classe, quella dei Figaro. E qui si cambia musica, poiché Alberto si deve mettere alla prova con una navigazione diversa. Le tappe sono più brevi, di pochi giorni, ma caratterizzate da percorsi complicati, con scogli e correnti difficili, tra le più forti del mondo. L’esercizio in Figaro rappresenta per Alberto un’importante opportunità di crescita, che gli permette di diventare uno skipper più completo ed esperto.
Questo bagaglio di esperienze, di anni di navigazione, di competizioni ad altissimi livelli, di collaborazioni e confronto con altri grandi skipper sarà fondamentale per affrontare la Route du Rhum – Destination Guadeloupe in partenza il 6 novembre. La passione, il coraggio, la determinazione, il cuore faranno il resto.