Unione. È la parola che spiega meglio gli eccezionali risultati raggiunti da I Camaleonti Special Needs, la squadra ticinese che si è aggiudicata il terzo posto al torneo internazionale di calcio inclusivo – classificandosi dietro Benfica e Colonia – che si è svolto a Bonn, in Germania, dal 21 al 25 maggio 2022.
Un successo che è proprio frutto del lavoro di squadra, dell’affiatamento e della complicità che si è creata tra i 12 giocatori del team – nel quale spicca anche una ragazza – composto da giovani over 16 con diverse disabilità, sia cognitive sia fisiche.
“Un’emozione inspiegabile, che ci ha fatto letteralmente piangere tutti di gioia” - commenta Boris Angelucci, allenatore della squadra e project manager di questo progetto sportivo di inclusività e crescita per i ragazzi. - “Una medaglia di bronzo assolutamente meritata, guadagnata grazie all’impegno dei ragazzi che hanno dato il meglio di sé, dimostrando grande collaborazione tra loro e cercando di sopperire a mancanze ed errori dei compagni durante le partite. Si sono comportati non solo come un team, ma come una vera famiglia, prendendosi cura gli uni degli altri anche fuori dal campo durante tutta la trasferta”.
Oltre a Benfica e Colonia, I Camaleonti hanno incontrato squadre di grande notorietà e valore come Chelsea, Bayer Leverkusen e Stoccarda. E hanno saputo conquistare tutti, avversari inclusi, con la loro simpatia e la capacità di affrontare anche difficoltà e piccole crisi con il sorriso e la determinazione di chi non si ferma davanti agli ostacoli, deciso a superare ogni barriera, anche – e soprattutto – fuori dal rettangolo di gioco.
È proprio con questo spirito che nel 2019 si è formata la squadra nell’ambito del torneo internazionale Helvetia Cup organizzato da Football is More a Lugano, ma che con il tempo si è trasformata in una realtà sempre più ampia e consolidata, con l'obiettivo di creare esperienze positive e di crescita, facendo leva sul potere dello sport come motore di inclusione e pari opportunità. Valori condivisi anche da IBSA che ne è diventata sponsor e ha scelto di supportarne tutte le attività – dagli allenamenti alle competizioni internazionali – credendo fortemente nel progetto che dà valore alla Persona, andando oltre la malattia o la disabilità.
Attualmente composta da 22 giocatori e giocatrici, la squadra de I Camaleonti è un esempio concreto di integrazione sociale e rispetto reciproco, dove anche la presenza di diverse disabilità non fa altro che rafforzare lo spirito di collaborazione e la capacità di sapersi adattare. Da qui anche il nome scelto per rappresentare la squadra. “Ci siamo fatti conoscere, e amare, per il modo in cui affrontiamo ogni partita, prima di tutto all’interno della squadra e poi nella competizione con gli avversari. I ragazzi sono straordinari, trovano sempre il modo di interagire e partecipare, a prescindere dalla situazione. E il valore aggiunto è proprio questo: ognuno contribuisce al gioco dando ciò che può e la disabilità in campo non conta. In campo sono veri giocatori di una squadra di calcio, che si divertono e crescono insieme” - conclude Boris Angelucci.
Il prossimo appuntamento per I Camaleonti è al torneo di San Gallo di agosto. Tutti pronti a fare il tifo?