Aree terapeutiche

La 40° edizione dell’ESHRE: IBSA rafforza il suo impegno nella medicina riproduttiva

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Dal 7 al 10 luglio 2024, si è svolta la 40esima edizione del meeting annuale dell'ESHRE - European Society of Human Reproduction and Embryology, uno degli eventi internazionali più importanti per professionisti e ricercatori nel campo della medicina riproduttiva, che quest’anno ha visto la partecipazione di oltre 11'000 partecipanti.

Quest'anno, IBSA ha rafforzato il suo impegno organizzando due sessioni scientifiche su temi di grande interesse, sottolineando l’importanza della personalizzazione dei trattamenti terapeutici in base alle esigenze di ogni paziente.

GRANDE PARTECIPAZIONE AL SIMPOSIO IBSA

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Più di 2.500 persone hanno partecipato al simposio IBSA Adenomyosis in ART: Uncharted Territory, dimostrando grande interesse per gli argomenti trattati. Moderato dagli esperti Dominique de Ziegler (Francia) e Peter Humaidan (Danimarca), il simposio ha visto la partecipazione di Caterina Exacoustos, Paolo Vercellini (Italia) e Juan Garcia Velasco (Spagna).

L’adenomiosi è una patologia che colpisce le donne a partire dalla pubertà all’età fertile e oltre, dovuta alla presenza di cellule endometriali ectopiche infiltrate nella parete muscolare dell’utero (miometrio). L’adenomiosi è caratterizzata da una condizione infiammatoria cronica ed estrogeno-sensibile caratterizzata da ispessimento della parete uterina che può essere localizzato e nodulare (adenomioma) oppure interessare ampie aree della parete uterina, spesso a livello posteriore, dando luogo all’adenomiosi diffusa. Quando presenti, i sintomi comprendono un aumento di volume diffuso dell’utero, copiosi sanguinamenti mestruali, dismenorrea e dolore pelvico.

La relazione tra adenomiosi e sub fertilità è dibattuta, ma le più recenti evidenze supportano un’associazione causale: l’adenomiosi sembra ridurre le probabilità di concepimento e aumentare quelle di aborto.

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Il simposio ha approfondito la gestione dell'adenomiosi all’interno dei programmi di PMA (Procreazione Medicalmente Assistita). Le discussioni si sono focalizzate sulle ultime tecniche diagnostiche, i diversi tipi di adenomiosi e le potenziali terapie utili a migliorare i risultati delle tecniche di PMA nelle pazienti affette da questa patologia. Dalle relazioni degli esperti sono emersi alcuni aspetti interessanti: oggi l’adenomiosi può essere diagnosticata attraverso la diagnostica per immagini e non più solo tramite isterectomia; è ancora in fase di studio l’impatto dell'adenomiosi sul tasso di nati vivi; l'adenomiosi, come l'endometriosi, è associata alla resistenza al progesterone, pertanto un supporto luteale intensivo nelle prime fasi dell’impianto embrionale nei programmi di PMA si è dimostrato utile per compensare la presenza della patologia.

L’IMPORTANZA DELL’ ATTIVITÀ LH NEI PROTOCOLLI DI STIMOLAZIONE OVARICA: UNO SCAMBIO DI OPINIONI TRA EUROPEI E AMERICANI

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La seconda sessione scientifica, intitolata A Transatlantic Perspective to Optimise ART Results Through hCG-driven LH Activity, ha promosso un dibattito sul razionale dell’utilizzo dell’attività LH nei diversi protocolli di stimolazione ovarica da parte degli specialisti europei e americani. Questa sessione ha analizzato il ruolo dell’attività LH nella folliculogenesi umana e focalizzato quali categorie di pazienti sottoposte ai protocolli di PMA traggano beneficio dall'attività di LH esogena somministrata con la menotropina.

Sono stati presi in considerazione in maniera comparativa sia i trattamenti che non usano la menotropina sia i protocolli che utilizzano la menotropina da sola o in combinazione con altre gonadotropine. È interessante sottolineare che gli Stati Uniti, leader nell'esecuzione di programmi di PMA, spesso definiscono parametri di riferimento per il successo in questo campo includendo la menotropina nei loro protocolli.

IBSA da sempre sceglie di investire in attività che promuovono il dibattito scientifico per offrire agli specialisti approfondimenti e contenuti educativi di alto profilo. Un impegno che si concretizza anche attraverso la IBSA Educational Program, la piattaforma dedicata all’aggiornamento scientifico in ambito di medicina della riproduzione.